Santuario Pelagos
Il Santuario Pelagos è un'area marina protetta di 87.500 km², istituita nel 1999 grazie a un accordo tra Italia, Francia e Principato di Monaco. Questa zona è caratterizzata da un complesso sistema di correnti e da una morfologia del fondale ricca di canyon e montagne sottomarine, che favoriscono la presenza di una grande biodiversità.
Gli abitanti del Santuario Pelagos
Nel Santuario vivono otto specie di cetacei, tra cui:
- Balenottera comune (Balaenoptera physalus) – il secondo animale più grande del pianeta.
- Capodoglio (Physeter macrocephalus) – noto per le sue immersioni profonde.
- Delfino comune (Delphinus delphis) – una specie agile e socievole.
- Tursiope (Tursiops truncatus) – spesso avvistato vicino alle coste.
- Stenella striata (Stenella coeruleoalba) – famosa per i suoi salti spettacolari.
- Zifio (Ziphius cavirostris) – un cetaceo misterioso che vive in acque profonde.
- Grampo (Grampus griseus) – riconoscibile per le sue cicatrici naturali.
- Globicefalo (Globicephala melas) – un cetaceo dal comportamento sociale complesso.
Oltre ai cetacei, nel Santuario è stata avvistata occasionalmente la foca monaca del Mediterraneo (Monachus monachus), una specie rara e minacciata. L'area è anche ricca di piccoli crostacei che costituiscono il cosiddetto "krill mediterraneo", una fonte di nutrimento fondamentale per molte specie marine.
Le istituzioni coinvolte
La gestione del Santuario coinvolge diverse istituzioni e organizzazioni:
- Il Segretariato Permanente del Santuario Pelagos – coordina le attività di conservazione e sensibilizzazione.
- Le autorità nazionali di Italia, Francia e Monaco – implementano le misure di protezione.
- Le Aree Marine Protette e i Parchi Nazionali – garantiscono un livello di tutela più elevato in alcune zone.
- I Comuni costieri – possono aderire alla Carta di Partenariato Pelagos, impegnandosi nella conservazione dell'ecosistema.
- Le ONG ambientali – svolgono attività di ricerca, monitoraggio e sensibilizzazione.
Il progetto Mare Vivo
Il progetto Mare Vivo è un'iniziativa che si inserisce nel contesto della protezione del Santuario Pelagos e della conservazione del Mediterraneo. Attraverso campagne di sensibilizzazione, attività educative e progetti di ricerca, Mare Vivo coinvolge cittadini, scuole e istituzioni per promuovere la tutela dell'ambiente marino. L'organizzazione collabora con enti pubblici e privati per ridurre l'impatto delle attività umane sugli ecosistemi marini e favorire la sostenibilità delle risorse del mare.
Il progetto VISPO
Il progetto VISPO è un'iniziativa educativa che coinvolge le scuole per sensibilizzare gli studenti sulla tutela del mare e dell'ambiente. In particolare, il progetto è legato al Santuario Pelagos, un'area marina protetta dedicata alla conservazione dei cetacei nel Mediterraneo.
Gli incontri nelle scuole
Le attività del progetto VISPO prevedono una serie di incontri nelle scuole secondarie, durante i quali gli studenti partecipano a:
- Laboratori interattivi sulla biodiversità marina e l'importanza della conservazione.
- Proiezioni di documentari sui cetacei e sulle minacce ambientali che affrontano.
- Discussioni con esperti di biologia marina e rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel Santuario Pelagos.
- Attività pratiche come la simulazione di un'operazione di monitoraggio dei mammiferi marini.
Obiettivi del progetto
Il progetto mira a:
- Aumentare la consapevolezza sull'importanza della protezione del mare.
- Coinvolgere gli studenti in azioni concrete per la sostenibilità.
- Promuovere la ricerca scientifica e la collaborazione tra scuole e istituzioni ambientali.
I rischi delle attività umane nel Santuario Pelagos
Le attività umane rappresentano una minaccia significativa per il Santuario Pelagos, influenzando negativamente l'ecosistema marino e la sopravvivenza dei cetacei. Ecco i principali rischi:
- Collisioni con imbarcazioni – Il traffico marittimo intenso aumenta il rischio di collisioni tra navi e cetacei.
- Inquinamento – Plastica e sostanze chimiche compromettono la salute dell'ecosistema.
- Rumore sottomarino – Interferisce con la comunicazione e la navigazione dei cetacei.
- Cattura accidentale – Alcuni cetacei rimangono intrappolati nelle reti da pesca illegali.
- Cambiamenti climatici – Influenzano la distribuzione del krill mediterraneo, alterando l'equilibrio alimentare.
- Turismo non regolamentato – Whale watching e navigazione non controllata possono disturbare gli animali.
Per mitigare questi rischi, il Santuario Pelagos promuove iniziative di conservazione, come la riduzione della velocità delle imbarcazioni, il monitoraggio delle popolazioni di cetacei e campagne di sensibilizzazione per ridurre l'inquinamento e il rumore sottomarino.